ACQUISIZIONE GRATUITA DELLE OPERE ABUSIVE E TUTELA DEL PROPRIETARIO
SAITTA, FABIO
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 3/1995, pág. 309
1. L'indirizzo giurisprudenziale in ordine alla pretesa natura meramente ricognitiva dell'accertamento dell'inottemperanza all'ingiunzione a demolire. 2 ... ed alla ritenuta inapplicabilità, nelle ipotesi di repressione degli abusi edilizi, dell'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento. 3. Le indicazioni contenute nella sentenza...
1. L'indirizzo giurisprudenziale in ordine alla pretesa natura meramente ricognitiva dell'accertamento dell'inottemperanza all'ingiunzione a demolire. 2 ... ed alla ritenuta inapplicabilità, nelle ipotesi di repressione degli abusi edilizi, dell'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento. 3. Le indicazioni contenute nella sentenza costituzionale n. 345 del 1991 inducono...
ANCORA SUI PRINCIPI PEREQUATIVI E SULLE MODALITÀ DI ATTUAZIONE NEI PIANI URBANISTICI.
URBANI, PAOLO.
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 4/2004, pág. 509 a 513
1. FINALITÀ DELLA PEREQUAZIONE. 2. RAPPORTI TRA PIANO URBANISTICO E PEREQUAZIONE. 3. PEREQUAZIONE E DIRITTO DI PROPRIETÀ.
CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITA;EUROPEE,SEZ. VI,SENTENZA 12 LUGLIO 2001
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 2/2002, pág. 171
Sentenza.
AREE PROTETTE, PROPIETA E INTERESSI AMBIENTALI
SALVIA, FILIPPO
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 3/2000, pág. 637
1. Le due tipologie di aree protette. 2. Laprotezione della natura in Italia. 3. La coesistenza dellenormative. 4. Conclusioni.
VOLPE, FRANCESCO
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 4/1997, pág. 493
1. Necesità di determinare le nozioni di figure giuridiche soggettive assunte allo scopo di definire qual sia l'efficacia dei provvedimenti di ocupazione preliminare d'urgenza: distinzione tra figure giuridiche di compotamento e figure giuridiche statiche.
MASSARO, ROCCO
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 2/2001, pág. 293
1. L'asservimento di aree ad edifici. 2. L'atto diasservimento e il trasferimento di volumetria: critica allateoria del contratto ad effetti obbligatori. 3. Segue: lasopravvenienza di indici di edificabilità e l'incidenzasugli edifici preesistenti. 4. Conslusioni.
AUTORIZZAZIONE PER INTERVENTI SU BENI PAESISTICI E DISPARITA DI TRATTAMENTO
D'ANGELO, GIOVANNI
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 2/2001, pág. 273
1. La posizione tradizionale della giurispudenza ela novità della decisione in esame. 2. Caratteri dellevalutazioni tecniche. 3. Merito, valutazioni tecniche epotere riservato della pubblica amministrazione. 4.Valutazioni tecniche e disparità di trattamento.
CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. II CIVILE,;15 GIUGNO 2000, N. 8147
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 2/2002, pág. 201
1. Svolgimento del processo. 2. Motivi della decisione.
CONDONO EDILIZIO E COMMERCIABILITA DEI BENI
CHIARELLI, LORENZO;CASU, GIOVANNI
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 2/2002, pág. 211
CONSIDERAZIONI BREVI SUI LIMITI DELLA GIURISDIZIONE ESCLUSIVA IN MATERIA DI ESPROPRIAZIONE.
FRANCESCO VOLPE
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 2/2003, pág. 285 a 304
CONSORZI DI BONIFICA E GOBERNO DEL TERRITORIO NELL'ORDINAMENTO REGIONALE
CORBETTA, CLAUDIA
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 3/1997, pág. 345
1. I presupposti: caratteri e natura dei consorzi di bonifica. 2. I compiti dei consorzi di bonifica. 3. Segue: secondo la legislazione regionale. 4. I poteri di controllo suiconsorzi. 5. Segue: secondo la legislazione regionale. 6. Prospettive sul futuro dei consorzi di bonifica nel governo del territorio.
COSTRUZIONE DI STAZIONI RADIO BASE PER TELEFONIA MOBILE E VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE.
MARIA LUISA SCHIAVANO.
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 3/2003, pág. 404 a 419
I.IL QUADRO NORMATIVO E I PRINCIPALI ORIENTAMENTI GIURISPRUDENZIALI. II. STAZIONI RADIO BASE PER LA REKEFONIA MOBILE. VIA REGIONALE E PROCEDURE SEMPLIFICATE. III. STAZIONI RADIO BAE E INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO.
URBANI, PAOLO
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 1/2005, pág. 222 a 228
CIAGLIA, GIUSEPPE
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 3/2005, pág. 446
1. Premessa. 2. In generale sull'istituto della compensazione urbanistica. 3. I caratteri della compensazione introdotta dalla legge n. 308/2004. 4. Su cosa debba intendersi per "diritto di edificare che sia già stato assentito" e sua quale sia il momento in cui tale diritto viene a costituirsi. 5. La natura del vincolo e la sua...
1. Premessa. 2. In generale sull'istituto della compensazione urbanistica. 3. I caratteri della compensazione introdotta dalla legge n. 308/2004. 4. Su cosa debba intendersi per "diritto di edificare che sia già stato assentito" e sua quale sia il momento in cui tale diritto viene a costituirsi. 5. La natura del vincolo e la sua incidenza sui diritti edificatori. 6. La tipologia del vincolo: la natura non urbanistica dello stesso. 7. La traslazione del diritto. 8. La facoltatività per il comune di aderire alla proposta dell'interessato. 9. Il procedimento di compensazione: la fase di avvio del procedimento. 10. Segue: la fase istruttoria. 11. La variante per la traslazione dei diritti edificatori. 12. Considerazioni conclusive.
DESPERTAR CIDREÑO: POR UNA VISION INTEGRADORA DEL AMBIENTE
QUILES RODRIGUEZ, EDWIN R.
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 116/1997, pág. 244
1. Antecedentes. 2. Orígenes del proyecto. 3. Como se organizan los actores. 4. Objetivos y propuestas. 5. Cómo se instrumentó el proyecto. 6. Financiamiento. 7. Relaciones con el Estado. 8. Relaciones (verticales y horizontales) con otras instituciones y proyectos similares. 9. Resultados y evaluación del proyecto.
DIRETTIVE COMUNITARIE SULLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E INADEMPIMENTO DEGLI STATI MEMBRI.
MARIA LUISA SCHIAVANO
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 2/2003, pág. 190 a 208
IACOVELLI, MATTEO
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 2/2002, pág. 419
1. Fonti normative. 2. I soggetti tenuti alla nomina. 3. Momento della nomina. Cenni sulla programmazione: a. Fonti normative; b. I soggetti che hanno l'obbligo di programmazione; c. Ambito temporale e termini della programmazione; d. Titolarità della funzione di programmazione; e. Lo studio preliminare e gli studi di fattibilità;...
1. Fonti normative. 2. I soggetti tenuti alla nomina. 3. Momento della nomina. Cenni sulla programmazione: a. Fonti normative; b. I soggetti che hanno l'obbligo di programmazione; c. Ambito temporale e termini della programmazione; d. Titolarità della funzione di programmazione; e. Lo studio preliminare e gli studi di fattibilità; f. Il programma triennale; g. L'elenco annuale. La progettazione preliminare. 4. Titolarità del potere di nomina. 5. Requisiti professionali per la nomina a responsabile del procedimento. 6. Le funzioni ed i compiti del responsabile del procedimento. 7. Le funzioni (già) dell'ingegnere capo: questioni di diritto transitorio. 8. Funzioni eventuali. 9. Responsabilità.
DISTANZE DA IMPIANTI PERICOLOSI ED EDIFICAZIONE DEL VICINO
SEVERINO, IOLANDA
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 2/2001, pág. 257
1. Presentazione. 2. Sicurezza ed edilizia nelladecisione. 3. Una lettura alternativa: la figura deldestinatario indiretto. 4. Legittimità e meritevolezzadell'instanza di concessione edilizia.
EDILIZIA E NULLA OSTA PAESISTICO: CONFRONTI E TENDENZE
BREGANZE, MARINO
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 2/1992, pág. 263
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 2/2003, pág. 162 a 164
ESIGENZE RELIGIOSE E PIANI URBANISTICI
ROCCELLA, ALBERTO
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 4/1994, pág. 529
1. La legge urbanistica. 2. Pianificazione urbanistica e dichiarazione di pubblica utilitá. 3. Gli standard urbanistici. 4. La legge tappo, la legge sulla casa, la legge Bucalossi. 5. La legislazione regionale sugli standard. 6. La definizione delle attrezzature religiose. 7. La scelta delle aree. 8. Le attrezzature di interesse religioso...
1. La legge urbanistica. 2. Pianificazione urbanistica e dichiarazione di pubblica utilitá. 3. Gli standard urbanistici. 4. La legge tappo, la legge sulla casa, la legge Bucalossi. 5. La legislazione regionale sugli standard. 6. La definizione delle attrezzature religiose. 7. La scelta delle aree. 8. Le attrezzature di interesse religioso nella giurisprudenza. 9. Gli interessi religiosi nel governo delle città.
FLASH IN ORDINE ALLA RESPONSAILITÀ RISARCITORIA IN URBANISTICA E IN EDILIZIA.
MARINO BREGANZE
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 3/2003, pág. 444 a 451
GLI ACCORDI CON I PRIVATI NELLA FORMAZIONE DEI PIANI URBANISTICI STRUTTURALI.
MAGRI, MARCO.
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 4/2004, pág. 539 a 587
1. L'ARTICOLO 18 DELLA LEGGE REGIONALE DELL'EMILIA-ROMAGNA Nº20 DEL 2000 E L'ACCORDO "INTEGRATIVO DEL PIANO STRUTTURALE". 2. POSSIBILE INTERPRETAZIONE DELL'ARTICOLO 18 ALLA LUCE DELLE DOTTRINE CHE NEGANO L'AMMISSIBILITÀ DEGLI ACCORDI CON I PRIVATI NELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA GENERALE. 3. POSSIBILE INTERPRETAZIONE DELLA NORMA...
1. L'ARTICOLO 18 DELLA LEGGE REGIONALE DELL'EMILIA-ROMAGNA Nº20 DEL 2000 E L'ACCORDO "INTEGRATIVO DEL PIANO STRUTTURALE". 2. POSSIBILE INTERPRETAZIONE DELL'ARTICOLO 18 ALLA LUCE DELLE DOTTRINE CHE NEGANO L'AMMISSIBILITÀ DEGLI ACCORDI CON I PRIVATI NELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA GENERALE. 3. POSSIBILE INTERPRETAZIONE DELLA NORMA ALLA LUCE DEL CANONE INTERPRETATIVO OPPOSTO: L'URBANISTICA CONSENSUALE. 4. NECESSITÀ`DI ACCANTONARE VISIONI PRECOSTITUITE DELLA CONTRATTUALITÀ AL FINE DI INDAGARE LA STRUTTURA DELL'ACCORDO CON I PRIVATI NELL'ARTICOLO 18 DELLA LEGGE REGIONALE Nº20 DEL 2000. 5. IL POTERE DI INTEGRAZIONE TRA ACCORDO E PROVVEDIMENTO (IN GENERALE): BREVE RICHIAMO AD UNO DEI PRIMI CONTRIBUTI SUL CONTRATTO SOSTITUTIVO OD INTEGRATIVO DI PROVVEDIMENTO. 6. IL COLLEGAMENTO CON LA RECENTE GIURISPRUDENZA AMMINISTRATIVA: LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO Nº2636 DEL 2002. 7. L'ARTICOLO 18 DELLA LEGGE REGIONALE Nº20 DEL 2000 ALLA LUCE DEI PRINCIPI GENERALI IN MATERIA DI INTEGRAZIONE TRA CONTRATTO E PROVVEDIMENTO. INESISTENZA DI DEROGHE AL PRINCIPIO DI TIPICITÀ. VIGENZA DEL DIVIETO DI ACCORDI INTEGRATIVI AVENTI MERA FINALITÀ DI ANTICIPAZIONE DELLA SCELTA DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA. 9. APPLICAZIONE DEI SUDDETTI CRITERI AL PIANO STRUTTURALE. 10. L'ACCORDO COME STRUMENTO PER INTRODURRE NEL PSC CONTENUTI DEL POC O DEL PUA. 11. REPLICA A POSSIBILI OBIEZIONI SULLA MANCANZA DI "STRATEGIA" NELL'ACCORDO. 12. I CARATTERI DELL'ACCORDO: EFFETTO RICOGNITIVO, STRUTTURA CORRISPETTIVA, CONTENUTI DETERMINATI O DETERMINABILI. UN ESEMPIO: L'UTILITÀ DELL'ACCORDO NELLA DEFINIZIONE DELLE SCELTE DI TUTELA DELLE RISORSE NATURALI NEL PSC. 13. IL LIMITE DEL RISPETTO DEI "DIRITTI DEI TERZI". 14. L'ONERE DI MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DI PIANIFICAZIONE STRUTTURALE DEFINITA CON L'ACCORDO.
GOVERNO DEL TERRITORIO E INFRASTRUTTURE
STELLA RICHTER, PAOLO
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 1/2003, pág. 41
GOVERNO DEL TERRITORIO ED ENTI LOCALI
BREGANZE, MARINO
RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA, n.º 4/2002, pág. 597