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I CICLI METROPOLITANI IN ITALIA: EVIDENZA EMPIRICA E POSSIBILI INTERPRETAZIONI

MUSSO, ENRICO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/1996, pág. 517

1. Introduzione. 2. Il ciclo metropolitano: elementi di definizione e rappresentazione. 3. L'evidenza empirica: il ciclo metropolitano in Italia, 1951-1991. a) La popolazione delle aree metropolitane italiane. b) Evoluzione del grado di concentrazione della popolazione nei centri focali. c) Fasi dello sviluppo metropolitano nelle aree ...


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I COLLEGI REGIONALI DI GARANZIA STATUTARIA COME ORGANI AUTORI DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI

MIGNONE, CLAUDIO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 1/2007, pág. 287 a 318

1. LE RAGIONI DEL LAVORO, DOPO LE SENTENZE DELLA CORTE COSTITUZIONALE N. 378/2004 E N. 12/2006. 2. AVVERTENZA SULL'USO DEL LINGUAGGIO NORMATIVO NEGLI STATUTI REGIONALI, SU ALCUNE POSIZIONI DELLA DOTTRINA, NONCHÉ SUL METODO E SUI CONFINI DELL'INDAGINE. 3. ASSENZA, SALVI ALTRI LIMITI, DI PRECLUSIONI COSTITUZIONALI ALLA CREAZIONE DI ORGANI REGIONALI...

1. LE RAGIONI DEL LAVORO, DOPO LE SENTENZE DELLA CORTE COSTITUZIONALE N. 378/2004 E N. 12/2006. 2. AVVERTENZA SULL'USO DEL LINGUAGGIO NORMATIVO NEGLI STATUTI REGIONALI, SU ALCUNE POSIZIONI DELLA DOTTRINA, NONCHÉ SUL METODO E SUI CONFINI DELL'INDAGINE. 3. ASSENZA, SALVI ALTRI LIMITI, DI PRECLUSIONI COSTITUZIONALI ALLA CREAZIONE DI ORGANI REGIONALI INDIPENDENTI, TITOLARI DI FUNZIONI AMMINISTRATIVE DECISORIE. 4. GLI STATUTI CHE PREVEDONO FUNZIONI MERAMENTE CONSULTIVE IN CAPO AI COLLEGI DI GARANZIA, ANCHE NELLE MATERIE DEL REFERENDUM E DELL'INIZIATIVA POPOLARE. 5. GLI STATUTI CHE ATTRIBUISCONO COMPITI NON MERAMENTE CONSULTIVI AI COLLEGI DI GARANZIA, IN TEMA DI PROCEDURE REFERENDARIE. 6. IL CASO PARTICOLARE DELLA CALABRIA IN RAPPORTO ALL'IMPUGNAZIONE GOVERNATIVA DELLA LEGGE REGIONALE CHE HA DISCIPLINATO LA CONSULTA PREVISTA DALLO STATUTO. 7. LE FUNCIONI DEI COLLEGI DI GARANZIA STATUTARIA IN MATERIA DI INIZIATIVA LEGISLATIVA POPOLARE. 8. LA TUTELA GIURISDIZIONALE AVVERSO I PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI DEI COLLEGI REGIONALI DI GARANZIA.

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I CONTROLLI AMBIENTALI: NATURA, FUNZIONI, RILEVANZA

CROSETTI, ALESSANDRO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/2007, pág. 561 a 600

1. PREMESSA. IL MODELLO NORMA-POTERE-EFFETTO E LA FUNZIONE DI CONTROLLO IN MATERIA AMBIENTALE. 2. I PRINCIPI COMUNITARI DI PRECAUZIONE E PREVENZIONE E LA RILEVANZA DEI CONTROLLI AMBIENTALI. 3. NATURA E FUNZIONI DEI CONTROLLI AMBIENTALI. 4. CARATTERI E PECULIARITÀ DEI CONTROLLI AMBIENTALI. 5. IL RAPPORTO BIPOLARE AUTORITÀ-LIBERTÀ E LE TIPOLOGIE...

1. PREMESSA. IL MODELLO NORMA-POTERE-EFFETTO E LA FUNZIONE DI CONTROLLO IN MATERIA AMBIENTALE. 2. I PRINCIPI COMUNITARI DI PRECAUZIONE E PREVENZIONE E LA RILEVANZA DEI CONTROLLI AMBIENTALI. 3. NATURA E FUNZIONI DEI CONTROLLI AMBIENTALI. 4. CARATTERI E PECULIARITÀ DEI CONTROLLI AMBIENTALI. 5. IL RAPPORTO BIPOLARE AUTORITÀ-LIBERTÀ E LE TIPOLOGIE DI CONTROLLO NEL SETTORE AMBIENTALE. 6. CONTENUTI CONFORMATIVI, PRESCRITTIVI E SANZIONATORI NEI PROCEDIMENTI DI CONTROLLO AMBIENTALE. 7. CONTROLLI AMBIENTALI, INTERESSI DIFFUSSI E INFORMAZIONI AMBIENTALI. 8. BREVI NOTE CONCLUSIVE.

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I DIRITTI DELLA PERSONA IN MATERIA DI INFORMAZIONE E LA LORO TUTELA: IL RUOLO DELLA REGIONE

ZACCARIA, ROBERTO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 1/1995, pág. 99

1. Il problema dell'intervento delle regioni nel settore dell'informazione. 2. I profili fondamentali del diritto all'informazione. 3. L'interesse/diritto adessere informato: il dovere/obbligo della Regione di fornire informazioni sugli atti e sulle attività regionali. 4. Il diritto di accesso. 5. La tutela dei diritti della...



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I LEA NEL SETTORE FARMACUTICO.

CLAUDIO DE GIULI

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 2/2003, pág. 485 a 500

I INTRODUZIONE. II.ALCUNI INTERROGATIVI NEI CONFRONTI DELLA NORMA VIGENTE. III.UN BREVE SGUARDO ALLA DEVOLUTION.


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I LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI NELL'AMBITO DEI SERVIZI ALLA PERSONA: DALLA TUTELA DELLA SALUTE ALLA PROTEZIONE SOCIALE

BANCHERO, ANNA

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 2/2008, pág. 461 a 483

Premessa. Parte prima: La Riforma Costituzionale e i livelli essenziali delle prestazioni. 1. La legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3 "Modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione". 2. I livelli essenziali delle prestazioni in sanità. 3. I livelli essenziali delle prestazioni in ambito sociale. 4. Gli aspetti...

Premessa. Parte prima: La Riforma Costituzionale e i livelli essenziali delle prestazioni. 1. La legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3 "Modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione". 2. I livelli essenziali delle prestazioni in sanità. 3. I livelli essenziali delle prestazioni in ambito sociale. 4. Gli aspetti finanziari dei livelli essenziali. Parte seconda: Lo stato di applicazione dei livelli essenziali per la salute e per i servizi sociali. 1. Considerazioni sui LEA Sanitari e Sociosanitari. 2. Il "diritto" alle cure sanitarie e sociosanitarie per anziani e disabili. 3. I livelli essenziali in ambito sociale: indirizzi e aspetti propositivi.

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I NUOVI STATUTI AL BIVIO TRA CONTINUITÀ ED INNOVAZIONE (RAGIONANDO SUI POSSIBILI MODELLI E SULLE LORO COMPLESSIVE CARENZE, ALLA LUCE DELLE INDICAZIONI DATE DA UNA BOZZA DI STATUTO DELLA REGIONE CALABRIA)

RUGGERI, ANTONIO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/2001, pág. 873

1. Le oscillazioni dello statuto tra vecchio e nuovo e la maggiore propensione ad orientarsi più verso il primo che per il secondo polo dell'alternativa. 2. Di alcune formulazioni stancamente ripetitive del dettato costituzionale e di altre con fin troppa vaghezza espresse, che scaricano "a valle" (e, segnatamente, su leggi...

1. Le oscillazioni dello statuto tra vecchio e nuovo e la maggiore propensione ad orientarsi più verso il primo che per il secondo polo dell'alternativa. 2. Di alcune formulazioni stancamente ripetitive del dettato costituzionale e di altre con fin troppa vaghezza espresse, che scaricano "a valle" (e, segnatamente, su leggi a venire) la decisione circa la conformazione degli istituti trattati. 3. Lo iato tra la parte assiologico-sostantiva e la parte stricto sensu organizzativa della disciplina statutaria, e la distanza che in essa ad oggi innaturalmente separa la forma di governo dalla "forma di Regione" (in ispecie, le carenze della disciplina referendaria e la singolare vicenda che ha portato all'approvazione, con le forme "ordinarie", della legge sul referendum "staturario"). 4. L'antiquata descrizione del procedimento legislativo e le novità che invece potrebbero in essa aversi, con specifico riguardo al piano delle tecniche di produzione guiridica e delle garanzie preventive della rigidità statutaria. 5. (Segue): per una ridefinizione del procedimento legislativo orientata a dare un maggior ordine alle dinamiche della normazione in genere (con specifico riguardo al riassetto delle fonti ed alla disciplina statutaria del canone della lex posterior). 6. (Segue): la disciplina statutaria dei criteri ordinatori della gerarchia e della competenza (in specie, con riferimento ai rapporti tra legge e regolamento ed alla possibile distribuzione della potestà regolamentare tra Consiglio e Giunta)...

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I PATTI TERRITORIALI IN ITALIA NELLA PROSPETTIVA DELLE POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA

GIAINETTI, LAURA

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 2/2006, pág. 403 a 416

1. INTRODUZIONE. 2. LE GRANDI LINEE DELL'EVOLUZIONE DEL PATTO TERRITORIALE. 3. APPLICAZIONI DEI PATTI TERRITORIALI: PROBLEMI E PROSPETTIVE. 4. I PATTI TERRITORIALI NELL'AMBITO DELL'UNIONE EUROPEA.


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I PORTI: COSTI INTERNI ED ESTERNI, CICLO DEL TRASPORTO E SVILUPPO LOCALE

MUSSO, ENRICO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/1997, pág. 841

1. Andamento dei traffici ed economia dei porti. 2.Costi interni ed esterni nella produzione dei serviziportuali. 3. Le trasformazioni nel mercato dei serviziportuali. 4. Impatto delle innovazioni sui costi portuali.5. Benefici e costi della portualità. 6. Il ruolo delsistema locale nella crescita economica connessa allaportualità.


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I POTERI DELLA POLIZIA LOCALE NELLA LEGGE N.3/2001

STAFFIERI, FRANCESCO PAOLO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/2006, pág. 799 a 816

1. L'ORDINE PUBBLICO ENTRA NELLA COSTITUZIONE. 2. L'ESCLUSIONE DELLA "POLIZIA AMMINISTRATIVA LOCALE" DALLA POTESTÀ LEGISLATIVA ESCLUSIVA DELLO STATO IN MATERIA DI ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA. 3. LE DIVERSE FUNZIONI DI POLIZIA E LA POLIZIA LOCALE. 4. LE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DI POLIZIA LOCALE E DI POLIZIA AMMINISTRATIVA. L'APPLICAZIONE...

1. L'ORDINE PUBBLICO ENTRA NELLA COSTITUZIONE. 2. L'ESCLUSIONE DELLA "POLIZIA AMMINISTRATIVA LOCALE" DALLA POTESTÀ LEGISLATIVA ESCLUSIVA DELLO STATO IN MATERIA DI ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA. 3. LE DIVERSE FUNZIONI DI POLIZIA E LA POLIZIA LOCALE. 4. LE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DI POLIZIA LOCALE E DI POLIZIA AMMINISTRATIVA. L'APPLICAZIONE DELLA SUSSIDIARIETÀ VERTICALE. 5. SERVIZI DI POLIZIA LOCALE E SERVIZI DI POLIZIA REGIONALE.

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I REGOLAMENTI REGIONALI DALLA L. COST. N. 1 DEL 1999 ALLA L. COST N. 3 DEL 2001

ZANASI, OMBRETTA

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/2002, pág. 779

Premessa. 1. Il silenzio dell'art. 121 cost. e il suo contenuto minimo. 2. Il fondamento della potestà regolamentare regionale. 3. L'eserzicio del potere regolamentare dopo la l. cost. n. 1 del 1999. 4. Lo statuto come sede naturale di disciplina delle fonti regionali. 5. I tipi di regolamenti regionali e le problematiche connesse. ...

Premessa. 1. Il silenzio dell'art. 121 cost. e il suo contenuto minimo. 2. Il fondamento della potestà regolamentare regionale. 3. L'eserzicio del potere regolamentare dopo la l. cost. n. 1 del 1999. 4. Lo statuto come sede naturale di disciplina delle fonti regionali. 5. I tipi di regolamenti regionali e le problematiche connesse. 6. L'art. 117 comma 6 della Costituzione e i regolamenti delegati dallo Stato. 7. I regolamenti degli enti locali e il loro rapporto con le fonti regionali. 8. (Segue) Funzioni fondamentali e funzioni non fondamentali. 9. Titolarità della potestà regolamentare regionale. 10. Forme di garanzia.

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I RIFLESSI DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE DEL 2001 SULLA POSSIBILITÀ PER LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI DI EMANARE ATTI POLITICI: EVOLUZIONE GIURISPRUDENZIALE

CINGANO, VALENTINA

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/2009, pág. 805 a 813

1. Premessa. La nozione di atto politico: l'articolo 31 del r.d. n. 1054/1924 e la sottrazione al sindacato giurisdizionale. 2. L'atto politico e la riforma costituzionale del 2001. 3. L'indagine attinente al profilo soggettivo: le Regioni possono adottare atti politici? 3.1. L'orientamento interpretativo della dottrina anteriormente alla...

1. Premessa. La nozione di atto politico: l'articolo 31 del r.d. n. 1054/1924 e la sottrazione al sindacato giurisdizionale. 2. L'atto politico e la riforma costituzionale del 2001. 3. L'indagine attinente al profilo soggettivo: le Regioni possono adottare atti politici? 3.1. L'orientamento interpretativo della dottrina anteriormente alla riforma costituzionale. 3.2. L'attuale assetto costituzionale della forma di Governo regionale. 3.3. Quali organi regionali possono adottare atti politici? 3.4. L'indagine sul profilo oggetivo: quali atti politici possono adotare le Regioni? 4. Atto politico ed ordinamento locale: insussistenza del profilo soggettivo. 5. Atto politico ed enti locali: casistica giurisprudenziale. 5.1. La revoca di un assessore da parte del sindaco è un atto politico? Aperture nella giurisprudenza di alcuni T.A.R. 5.2. Il Consiglio di Stato nega che l'atto di revoca dell'assessore abbia natura politica. 5.3. La successiva giurisprudenza dei T.A.R. aderisce all'orientamento fatto proprio dal Consiglio di Stato: l'atto di revoca dell'assessore è un atto amministrativo, seppure caratterizzato da ampia discrezionalità. 6. Ulteriore casistica giurisprudenziale. La nomina di rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni, ai sensi dell'articolo 50.8 del d.lgs. n. 267/2000. 7. Conclusioni: solo le Regioni possiederebbero i requisiti soggettivi necessari per adottare un atto politico.

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I SERVIZI PUBBLICI LOCALI IN SPAGNA, FRA TRADIZIONE E MODERNITÀ

LÓPEZ RAMÓN, FERNANDO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 1/2006, pág. 69 a 77

1. INTRODUZIONE. -2. REGOLAZIONE TRADIZIONALE DEI SERVIZI PUBBLICI COMUNALI. -3. ESIGENZE DELLA CONTRATTAZIONE PUBBLICA. -4 MODALITÀ DI FINANZIAMENTO.


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I SERVIZI PUBBLICI LOCALI TRA NOVITÀ LEGISLATIVE E INIZIATIVE DEGLI ENTI TERRITORIALI

CUOCOLO, LORENZO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 1/2009, pág. 23 a 43

1. Le novità introdotte dall'art. 23-bis e le categorie di problemi. 2. I problemi di metodo. 3. I rapporti tra fonti. 4. I concetti di fondo. 5. Gli assetti concorrenziali. 6. Affidamenti multiservizi e bacini di gara. 7. La tutela dei soggetti deboli. 8. Le iniziative locali. In particolare: l'Autorità sui servizi pubblici locali del Comune...

1. Le novità introdotte dall'art. 23-bis e le categorie di problemi. 2. I problemi di metodo. 3. I rapporti tra fonti. 4. I concetti di fondo. 5. Gli assetti concorrenziali. 6. Affidamenti multiservizi e bacini di gara. 7. La tutela dei soggetti deboli. 8. Le iniziative locali. In particolare: l'Autorità sui servizi pubblici locali del Comune di Genova.

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I VOUCHERS TRA LIBERTÀ DI SCELTA E DIRITTI SOCIALI.

FILIPPO PIZZOLATO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/2003, pág. 851 a 889

I.INTRODUZIONE. II.LE CARATTERISTICHE DEFINITORIE DEL VOUCHER. III.I PRINCIPI COSTITUZIONALI IMPLICATI. IV.I SETTORI DI UTILIZZAZIONE DEI VOUCHER. V.IL LIMITE DELL'ASIMMETRIA INFORMATIVA E LE POSSIBILI RISPOSTE. VI.UNA CONCLUSIONE PROVVISORA ALLA LUCE DEI PRINCIPI COSTITUZIONALI.


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IL "FEDERALISMO ENERGETICO". FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA E POTESTÀ REGIONALI

MISCIA, VALENTINA; LUBELLO, VALERIO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 1/2011, pág. 81 a 127

1. La legislazione europea in materia di energie rinnovabili e il suo recepimento nell'ordinamento italiano. 2. Riparto di competenze e potestà regionali nella giurisprudenza della Corte costituzionale. 3. I profili autorizzatori regionali degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. 4. Il ruolo delle politiche regionali in materia di...

1. La legislazione europea in materia di energie rinnovabili e il suo recepimento nell'ordinamento italiano. 2. Riparto di competenze e potestà regionali nella giurisprudenza della Corte costituzionale. 3. I profili autorizzatori regionali degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. 4. Il ruolo delle politiche regionali in materia di energie rinnovabili: conclusioni.

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IL CONTRADDITTORIO NEL GIUDIZIO DI LEGITTIMITA COSTITUZIONALE IN VIA INCIDENTALE

VIGNOLA, ALESSANDRA

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/1997, pág. 667

1. I problemi del contraddittorio nel processocostituzionale. 2. La natura del processo costituzionalesecondo la dottrina e la configurazione del contraddittoriocostituzionale. 3. Il fondamento giuridico delcontraddittorio costituzionale. 4. Il ruolo della parte delprocesso a quo. 5. Il ruolo del giudice a quo nelladeterminazione del contraddittorio...

1. I problemi del contraddittorio nel processocostituzionale. 2. La natura del processo costituzionalesecondo la dottrina e la configurazione del contraddittoriocostituzionale. 3. Il fondamento giuridico delcontraddittorio costituzionale. 4. Il ruolo della parte delprocesso a quo. 5. Il ruolo del giudice a quo nelladeterminazione del contraddittorio costituzionale. 6. Ladisciplina del contraddittorio costituzionale e i poteridelle parti. 7. Il contraddittorio costituzionale secondo lagiurisprudenza della Corte.

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IL CONTROLLO REGIONALE SUGLI ATTI DI COMUNI E PROVINCE DOPO LA L. 142/90. SPUNTI INNOVATIVI

VIPIANA, PATRIZIA

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 4/1993, pág. 1225

1. Introduzione. 2. L'organo di controllo. 3. L'estensione del controllo. 4. L'oggetto del controllo. 5. Le modalità di effettuazione del controllo. 6. La potestà legislativa regionale riguardo al controllo sugli atti di Comuni e Province. 7. Riflessioni conclusive.



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IL COSTO DELL'EFFETTIVITÀ E GLI EFFETTI DELLA SEMPLIFICAZIONE SUL REGIME DELLE PERSONE GIURIDICHE PRIVATE

TONDI DELLA MURA, VINCENZO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/2001, pág. 977

1. Premessa: dalla semplificazione amministrativa alla "semplificazione delle riforme". 2. I tentativi di riforma della disciplina degli enti morali nell'XI e XII legislatura ed i rilievi critici del Consiglio di Stato. 3. I limiti del potere delegificato nella (sventata) prova di forza tra il Dipatimento della Funzione pubblica...

1. Premessa: dalla semplificazione amministrativa alla "semplificazione delle riforme". 2. I tentativi di riforma della disciplina degli enti morali nell'XI e XII legislatura ed i rilievi critici del Consiglio di Stato. 3. I limiti del potere delegificato nella (sventata) prova di forza tra il Dipatimento della Funzione pubblica ed il Consiglio di Stato. 4. Le "soluzioni obbligate" della nuova stagione della semplificazione. a)(segue): La riforma semplificata della disciplina degli enti morali e l'evoluzione dell'orientamento del Consiglio de Stato. b)(Segue): la riproposizione della questione dei limiti al processo di semplificazione in via delegificata:i rilievi della Corte dei Conti.

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IL DECENTRAMENTO NEI SETTORI DI COMPETENZA DELLE AMMINISTRAZIONI INDIPENDENTI: IL CASO DEI COMITATI REGIONALI PER LE COMUNICAZIONI

LAZZARO, FRANCESCO M.

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 2/2001, pág. 497

1. Introduzione: il ruolo regionale nell'ordinamento delle comunicazioni. 2. Accentramento e decentramento nell'organizzazione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. 3. I Comitati regionali per le comunicazioni: la composizione. 4. Le funzioni dei Comitati regionali per le comunicazioni. In particolare: le funzioni proprie. 4.1....

1. Introduzione: il ruolo regionale nell'ordinamento delle comunicazioni. 2. Accentramento e decentramento nell'organizzazione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. 3. I Comitati regionali per le comunicazioni: la composizione. 4. Le funzioni dei Comitati regionali per le comunicazioni. In particolare: le funzioni proprie. 4.1. (segue) Le funzioni delegate. 4.2. (segue) Le funzioni già attribuite ai Comitati regionali per i servizi radiotelevisivi. 5. Le conseguenze e le prospettive del decentramento funzionale nei settori di operatività delle amministrazioni indipendenti.

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IL DECRETO LEGISLATIVO N. 29/1993 E LA DIRIGENZA

ZAFFARONI, EMANUELA

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/1995, pág. 933

1. La dirigenza. 2. Le funzioni dirigenziali. 3. La responsabilità. 4. Il controllo. 5. La riforma della dirigenza regionale. 6. La giurisprudenza della Corte costituzionale e i dirigenti. 7. Corte costituzionale, sentenza 15 maggio 1990 n. 240. 8. Corte costituzionale, sentenza 27 dicembre 1991 n. 484. 9. Corte costituzionale, sentenza 27...

1. La dirigenza. 2. Le funzioni dirigenziali. 3. La responsabilità. 4. Il controllo. 5. La riforma della dirigenza regionale. 6. La giurisprudenza della Corte costituzionale e i dirigenti. 7. Corte costituzionale, sentenza 15 maggio 1990 n. 240. 8. Corte costituzionale, sentenza 27 dicembre 1991 n. 484. 9. Corte costituzionale, sentenza 27 dicembre 1991 n. 493. 10. Corte ...

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IL DIFENSORE CIVICO NAZIONALE E IL MEDIATORE EUROPEO DI FRONTE ALLA TUTELA DEI DIRITTI UMANI

TOMASELLO, SANDRO

QUADERNI REGIONALI. RIVISTA TRIMESTRALE DI STUDI E DOCUMENTAZIONE, n.º 3/1997, pág. 773

1. Legge n. 127/97: un passo avanti versol'introduzione del Difensore civico nazionale. 2. IlDifensore civico nazionale e il Mediatore Europeo. 3. IlMediatore europeo: la tutela di quali diritti?. 4. Laposizione del Mediatore europeo nel quadro delle istituzionicomunitarie. 5. Il Mediatore europeo e la tutela dei dirittiumani.


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