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A PROPOSITO DELLA NECESSARIA POLITICITA DEL CONTROLLO PARLAMENTARE

LUPO, NICOLA

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 6/2002, pág. 959

1. Premessa: alla ricerca della funzione di controllo parlamentare in una fase di trasformazione del ruolo delle assemblee elettive. 2. La necessaria connesione tra controllo parlamentare e forma di governo. 3. Le difficoltà del controllo parlamentare in un sistema istituzionale multi-livello. 4. La funzione di controllo parlamentare...

1. Premessa: alla ricerca della funzione di controllo parlamentare in una fase di trasformazione del ruolo delle assemblee elettive. 2. La necessaria connesione tra controllo parlamentare e forma di governo. 3. Le difficoltà del controllo parlamentare in un sistema istituzionale multi-livello. 4. La funzione di controllo parlamentare tra tecnica e politica: il ruolo delle strutture tecniche e dei momenti bipartisan. 5. Considerazioni conclusive: sul "futuro" dei Parlamenti e della funzione di controllo.

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ACCENTRAMENTO, CONFINANZIAMENTO E PARTNERSHIP: LEZIONI DAL CASO AUSTRALIANO

BUGLIONE, ENRICO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 5/2000, pág. 923

1. Premessa. 2. Un profilo del paese. 3. Leprestazioni del sistema sanitario pubblico. 4. Cosafavorisce il carattere nazionale dell'asistenza sanitaria.5. Perché i transferimenti non mettono in discussione laresponsabilità degli Stati. 6. Considerazioni conclusive.


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ADVICE AND CONSENT NELL'EVOLUZIONE DEL FEDERALISMO AMERICANO

BOLOGNA, CHIARA

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 2/2002, pág. 395

1. La nomina dei giudici della Corte suprema nel disegno del costituente. 2. Primi interventi della Corte suprema in materia di federalismo. 3. Il federalismo cooperativo nella giurisprudenza della Corte suprema. 4. I rapporti tra federazione e Stati nella recente giurisprudenza della Corte suprema. 5. Primazia presidenziale nella nomina...

1. La nomina dei giudici della Corte suprema nel disegno del costituente. 2. Primi interventi della Corte suprema in materia di federalismo. 3. Il federalismo cooperativo nella giurisprudenza della Corte suprema. 4. I rapporti tra federazione e Stati nella recente giurisprudenza della Corte suprema. 5. Primazia presidenziale nella nomina dei giudici: la Corte suprema sostiene i "federalismi" del Presidente. 6. La nomina dei giudici della Corte nel dibattito dottrinale contemporaneo.

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ALCUNI PROBLEMI DI LUNGO PERIODO DELLE POLITICHE MIGRATORIE ITALIANE

COLOMBO, ASHER; SCIORTINO, GIUSEPPE

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 5/2004, pág. 763

1. INTRODUZIONE. 2. LE CARATTERISTICHE ELEMENTARI DELLE POLITICHE MIGRATORIE. 3. LA GENESI DELLE POLITICHE MIGRATORIE ITALIANE. 4. IL PROCESSO DI POLITICIZZAZIONE DELLE POLITICHE MIGRATORIE. 5. RIFORMARE LE RIFORME: I CAMBIAMENTI LEGISLATIVI NEL CORSO DEGLI ANNI '90. 6. DA VINCOLI INESPRESSI A OBIETTIVI RIVENDICATI: LA RIFORMA DEL 2002. 7....

1. INTRODUZIONE. 2. LE CARATTERISTICHE ELEMENTARI DELLE POLITICHE MIGRATORIE. 3. LA GENESI DELLE POLITICHE MIGRATORIE ITALIANE. 4. IL PROCESSO DI POLITICIZZAZIONE DELLE POLITICHE MIGRATORIE. 5. RIFORMARE LE RIFORME: I CAMBIAMENTI LEGISLATIVI NEL CORSO DEGLI ANNI '90. 6. DA VINCOLI INESPRESSI A OBIETTIVI RIVENDICATI: LA RIFORMA DEL 2002. 7. CONCLUSIONI.

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AMMINISTRAZIONE LOCALE E RIFORME TERRITORIALI IN GERMANIA

SCARCIGLIA, ROBERTO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 5/1995, pág. 685

1. Premessa: il riordinamento territoriale dell'amministrazione locale in Europa. 2. Struttura dell'organizzazione territoriale tedesca. 3. Le riforme territoriali (Gebietsreformen). 4. Il riordino delle funzioni (Funktiomalreform). 5. L' esperienza del Land Hessen. 6. Le riforme nei nuovi Länder. 7. La Kreisgebietsreform nel Land Brandemburg....

1. Premessa: il riordinamento territoriale dell'amministrazione locale in Europa. 2. Struttura dell'organizzazione territoriale tedesca. 3. Le riforme territoriali (Gebietsreformen). 4. Il riordino delle funzioni (Funktiomalreform). 5. L' esperienza del Land Hessen. 6. Le riforme nei nuovi Länder. 7. La Kreisgebietsreform nel Land Brandemburg. 8. Cenni conclusivi.

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ANOTAZIONI SUL "CASO CALABRIA": L'AUTONOMIA STATUTARIA AL GIUDIZIO DELLA CORTE.

ENZO BALBONI

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 5/2003, pág. 773 a 792

I.PREMESSA. II.IL RICORSO GOVERNATIVO: ALCUNI PROFILI PROCESSUALI. III. IL SIGNIFICATO DELLA RIFORMA NEI LAVORI PREPARATORI ED ALLA LUCE DELLE EVOLUZIONI SUCCESSIVE. IV.LA POTESTÀ REGOLAMENTARE REGIONALE ADOPO LA L.COST. 1/1999: CENNI. V. LA FORMA DI GOVERNO REGIONALES. VI.TIPICITÀ E CONFINI DEL CONTENUTO DELLO STATUTO. VII.LA MATERIA ELETTORALE...

I.PREMESSA. II.IL RICORSO GOVERNATIVO: ALCUNI PROFILI PROCESSUALI. III. IL SIGNIFICATO DELLA RIFORMA NEI LAVORI PREPARATORI ED ALLA LUCE DELLE EVOLUZIONI SUCCESSIVE. IV.LA POTESTÀ REGOLAMENTARE REGIONALE ADOPO LA L.COST. 1/1999: CENNI. V. LA FORMA DI GOVERNO REGIONALES. VI.TIPICITÀ E CONFINI DEL CONTENUTO DELLO STATUTO. VII.LA MATERIA ELETTORALE TRA STATUTO, LEGGE STATALE E LEGGE REGIONALE.

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APPUNTI PER UN GOBERNO METROPOLITANO (RAGIONANDO SU BOLOGNA E DINTORNI).

CAMMELLI, MARCO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/1990, pág. 15

1. Istituzioni metropolitane: perché?. 2. Governareìper difendere o rilanciare?. 3. Gli obiettivi di un governoìmetropolitano. 4. Soluzioni strutturali e funzionali. 5. Piuìgoverno non vuol dire sempre piu governi. 6. Il casoìbolognese: per una integrazione di tipo funzionale. 7.ìQualche precisazione e una avertenza.


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APPUNTI SULLE "NORME GENERALI" (DOPO IL PROGETTO DI "RIFORMA DELLA RIFORMA").

ANDREA MORRONE

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/2003, pág. 145 a 161

I. PREMESSA: DALLA L. COST. 3/2001 AL PROGETTO DI "RIFORMA DELLA RIFORMA". II. SEPARAZIONE DELLE COMPETENZE O NUOVO INTRECCIO DELLE POTESTÀ LEGISLATIVE STATALI E REGIONALI?. ...


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ASSETTO ISTITUZIONALE: PROFILI FUNZIONALI

MORBIDELLI, GIUSEPPE

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 6/1995, pág. 855


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ASSETTO ISTITUZIONALE: PROFILI ORGANIZZATIVI

CAMMELLI, MARCO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 6/1995, pág. 839

1. Premesse e contesto. 2. La pianificazione provinciale. 3. Il profilo organizzativo.


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ASSOCIAZIONISMO E MODELLI DI COLLABORAZIONE IN FRANCIA: VERSO NUOVE FORME DI PLURALISMO DEMOCRATICO?

CALAMO SPECCHIA, MARIA

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 6/1996, pág. 335

1. Premessa. 2. Associazionismo e decentramento come modo di intendere il rapporto Stato/communità. 3. L'apertura dell'organizzazione amministrativa dello Stato alla formula associativa. Le forme di collaborazione. 4. Conclusioni.


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ASSUNZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI DI CARATTERE INDUSTRIALE E COMMERCIALE: PROFILI GIURIDICI

CAIA, GIUSEPPE

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/1992, pág. 9

1. L'assunzione dei servizi pubblici locali:ìdisciplina e prospettive. 2. I modelli di gestione deiìservizi pubblici locali.


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ATTIVITA DI SUPPORTO AI PROCESSI DECISIONALI. ESPERIENZE IN ATTO PRESSO IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

VEDOVATO, PIETRO;ZANON, ROBERTO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 6/2002, pág. 1059

1. Premessa. 2. Il progetto quadro "Valutazione delle leggi e delle politiche regionali". 2.1. Il progetto "Rendicontazione delle leggi regionali". 2.2. Il progetto "Analisi di impatto della regolazione". 2.3. Il progetto "Valutazione ex ante". 2.4. Gli osservatori. 2.5. Il progetto per il miglioramento...

1. Premessa. 2. Il progetto quadro "Valutazione delle leggi e delle politiche regionali". 2.1. Il progetto "Rendicontazione delle leggi regionali". 2.2. Il progetto "Analisi di impatto della regolazione". 2.3. Il progetto "Valutazione ex ante". 2.4. Gli osservatori. 2.5. Il progetto per il miglioramento dell'attività di consultazione. 3. Conclusioni.

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ATTUAZIONE O REVISIONES DEL TITOLOV?

TANIA GROPPI.

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 3/2003, pág. 397 a 406

I.I NODI IRRISOLTI DELLA RIFORMA. II.QUALE SPAZIO PER LA "LEGGE LA LOGGIA"?. III. QUALE SPAZIO PER ALTRE FONTI STATALI E REGIONALI?. IV.IL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE SULLA CD. "DEVOLUTION". V.IL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI L'11 APRILE 2003. VI.COME MIGLIORARE IL DISEGNO DI LEGGE...

I.I NODI IRRISOLTI DELLA RIFORMA. II.QUALE SPAZIO PER LA "LEGGE LA LOGGIA"?. III. QUALE SPAZIO PER ALTRE FONTI STATALI E REGIONALI?. IV.IL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE SULLA CD. "DEVOLUTION". V.IL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI L'11 APRILE 2003. VI.COME MIGLIORARE IL DISEGNO DI LEGGE DEL GOVERNO?.

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AUTONOMIA REGIONALE E CONTROLLI DIVERSI DA QUELLI TIPICI SUGLI ATTI NELLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE

CARPANI, GUIDO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 6/1996, pág. 133

1. Autonomia e controlli: cenni. 2. Annullamento governativo extra ordinem degli atti illegittimi ed autonomia amministrativa delle regioni. 3. Le ispezioni in materia di pubblico impiego. 4. La verifica dei costi e dei risultati conseguiti dalle regioni nell'erogazione del servizio sanitario. 5. Gli interventi sostitutivi. 6. Il controllo...

1. Autonomia e controlli: cenni. 2. Annullamento governativo extra ordinem degli atti illegittimi ed autonomia amministrativa delle regioni. 3. Le ispezioni in materia di pubblico impiego. 4. La verifica dei costi e dei risultati conseguiti dalle regioni nell'erogazione del servizio sanitario. 5. Gli interventi sostitutivi. 6. Il controllo successivo della Corte dei conti sulla ...

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AUTONOMIA STATUTARIA E "SPIRITO DELLA COSTITUZIONE".

ROBERTO BIN

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 3/2004, pág. 419 a 433

I. NON VOGLIO VIVERE IN CURVA. II. IL "SERVO ARBITRIO". III.QUESTIONE DI METODO. IV. "SI TURPITUDINEM SEQUATUR LITTERAE ..." V. QUANDO I RAPPRESENTANTI HANNO PAURA DEI RAPPRESENTATI. VI.IL PARADOSSO DELL'AUTONOMIA STATUTARIA.


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AUTONOMIA STATUTARIA E FORMA DI GOVERNO REGIONALE: I "PALETTI DELLA CONSULTA (E UNA RIFLESSIONE FINALE).

ANTONIO RUGGERI

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 3/2004, pág. 377 a 398

I. L'ANIMUS METODICO COL QUALE RIGUARDARE ALLA PRONUNZIA DELLA CORTE, SE CON SPIRITO CRITICO, "ESTERNO" ALLA PRONUNZIA STESSA, OVVERO MUOVENDO DA CIÒ CHE ESSA HA ORMAI STABILITO E TENTANDO DI STABILIRE QUALI SPAZI CONCRETAMENTE RESIDUINO ALLA PROGETTAZIONE STATUTARIA. I "PALETTI" FISSATI DALLA CORTE IN TEMA DI FORMA DI...

I. L'ANIMUS METODICO COL QUALE RIGUARDARE ALLA PRONUNZIA DELLA CORTE, SE CON SPIRITO CRITICO, "ESTERNO" ALLA PRONUNZIA STESSA, OVVERO MUOVENDO DA CIÒ CHE ESSA HA ORMAI STABILITO E TENTANDO DI STABILIRE QUALI SPAZI CONCRETAMENTE RESIDUINO ALLA PROGETTAZIONE STATUTARIA. I "PALETTI" FISSATI DALLA CORTE IN TEMA DI FORMA DI GOVERNO: IN ISPECIE, L'ACCEZIONE SOSTANZIALE DI ELEZIONE "DIRETTA". ...

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AUTONOMIE E LEGGE FINANZIARIA

VARIOS

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 6/1986, pág. 1

I. LEGGE FINANZIARIA E COORDINAMENTO DELLA FINANZAìPUBBLICA.- II. LEGGE FINANZIARIA E RIFLESSI SUI POTERIìREGIONALI.- III. PARTECIPAZIONE DEGLI ENTI TERRITORIALI ALLAìFORMAZIONE DELLA LEGGE FINANZIARIA E DEL BILANCIO DELLOìSTATO.......


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AUTONOMISMO E COESIONE SOCIALE IN SPAGNA

DURAN LOPEZ, FEDERICO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 1/2000, pág. 177

1. Introduzione. 2. Le disuguaglianze personali eterritoriali, un freno alla coesione sociale. 3.Decentramento politico e garanzia della coesione sociale.




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BREVI CONSIDERAZIONI SULLA RESPONSABILITA DISCIPLINARE DEI PUBBLICI DIPENDENTI DOPO LA LEGGE-QUADRO SUL PUBBLICO IMPIEGO

SUSSARELLU, TOMMASO

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 5/1989, pág. 103

1. Premessa. 2. L'operativitá dell'art. 22 dellaìlegge-quadro sul pubblico impiego. 3. I principi in materiaìdi responsabilità disciplinare. 4. Gli organi disciplinari.ì5. Proposte di riforma.


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BREVI OSSERVAZIONI SU DUE CONCETTI APPARENTEMENTE OPPOSTI MA PROBABILMENTE SPECULARI: SPECIALITÀ E REGIONALISMO DIFFERENZIATO.

DAVIDE GALLIANI.

REGIONE E GOVERNO LOCALE, n.º 2/2003, pág. 221 a 239

...

I:LA SPECIALITÀ COME PRIMA FORMA DI REFIONALISMO DIFERENZIATO SI RISOLVE IN UN PROBLEMA PIÙ DI FORMA CHE DI SOSTANZA. II. LA PRIMA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE: UN "CONTRACCOLPO" PER LA SPECIALITÀ. III.LE REGIONI SPECIALI "COPIANO" I DECRETI DI TRASFERIMENTO DEL 1972 E DEL 1976 E DEL 1976 EMANATI PER LE REGIONI ORDINARIE....

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