Centro de Estudios Municipales y de Cooperación Internacional (CEMCI)

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CONSIDERAZIONI SULLE PREVISIONI DELLO STATUTO CALABRESE IN MATERIA DI FORMA DI GOVERNO E DI SISTEMA ELETTORALE.

MAURO VOLPI.

Regione e Governo Locale, n.º 5/2003, pág. 719 a 741

Sumario
I.PREMESSA. II.LA LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DELLA NORMATIVA STATUTARIA SULLA FORMA DI GOVERNO. III.LA LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DELLE PREVISIONI STATUTARIE SUL SISTEMA ELETTORALE. IV.VALUTAZIONI SUL MERITO DELLE SCELTE COMPIUTE. V.CONCLUSIONI.

CONSOLIDARE IL BIPOLARISMO LIMITANDO LA FRAMMENTAZIONE. SOBRI SUGGERIMENTI SUL SISTEMA ELETTORALE

CHIARAMONTE, ALESSANDRO;VASSALLO, SALVATORE

Regione e Governo Locale, n.º 1/2001, pág. 57

Sumario
1. Introduzione. 2. Perché i sistemi elettoralisub-statali (anche nei Paesi federali) non variano. 3. Lecomponenti dei sistemi elettorali regionali e i loroeffetti. 4. Quali componenti considerare essenziali e qualimutevoli?. 5. Conclusioni.

DA BRUXELLES A ROMA E RITORNO: LA FASE NEGOZIALE

DAMONTE, ALESSIA;BARCA, FABRIZIO;CIAFFI, ANDREA;CANU, MARISA

Regione e Governo Locale, n.º 2/2001, pág. 393

Sumario
1. L'approccio italiano al negoziato. Attori elogiche di un mutamento istituzionale. 2. Il ruolo delDipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione-DPS.3. Il negoziato per l'Obiettivo 2: federalismo incostruzione. 4. L'Obiettivo 3: lezioni da un'esperienza.

DAL FARE PATTO AL FARE PARTNERSHIP: CONDIZIONI, PROBLEMI, OPPORTUNITA

LIGABUE, LOREDANA

Regione e Governo Locale, n.º 2/1999, pág. 339

Sumario
1.Premessa. 2.La partnership per lo sviluppo. 3.Iruoli e i servizi per la partnership. 4.Un evento per lapartnership. 5.Conclusioni.

DAL LIBRO BIANCO SULLA GOVERNANCE EUROPEA ALLA CONVENZIONE SUL FUTURO DELL'EUROPA: IL COMITATO DELLE REGIONI E LE SUE COMPONENTI

ESPOSITO, MARIACHIARA

Regione e Governo Locale, n.º 1/2004, pág. 123

Sumario
1. INTRODUZIONE. 2. LE DOMANDE E LE PROSPETTIVE DELLA NUOVA GOVERNANCE PER IL COMITATO DELLE REGIONI E PER LE ASSOCIAZIONI DELLE AUTORITÀ REGIONALI E LOCALI. 3. MUTAMENTI ISTITUZIONALI PER IL COMITATO DELLE REGIONI E GLI ENTI TERRITORIALI DI PARI PASSO CON IL LIBRO BIANCO E I SUOI SVILUPPI. 4. IL PUNTO DI VISTA DEL COMITATO DELLE REGIONI SULLA GOVERNANCE EUROPEA. 5. IL CONFRONTO CON LE POSIZIONI DEL PARALMENTO EUROPEO. 6. IL DIBATTITO INTERNO ALLE ASSOCIAZIONI DEI POTERI REGIONALI E LOCALI. 7. LA CONVENZIONE: L'AFFERMAZIONE DI UNA NUOVA FUNZIONE PER IL COMITATO DELLE REGIONI E LE SUE COMPONENTI. 8. CONCLUSIONI.

DALLA CONFERENZA STATO-REGIONI ALLA CONFERENZA UNIFICATA (PASSANDO PER LA STATO-CITTA)

DI COSIMO, GIOVANNI

Regione e Governo Locale, n.º 1/1998, pág. 11

Sumario
1. Premessa. 2. Il rapporto con gli altri organismi misti. 3. Sede politica, sede amministrativa. 4. Organo misto o delle sole Regioni. 5. La unificazione con la Conferenza Stato-Città. 6. I meccanismi decisionali. 7. Le prospettive della Conferenza: cenni.

DALLA TASSA ALLA TARIFFA. PROBLEMI GIURIDICI E OPERATIVI

BOGGIA, ALESSANDRA;SQUITIERI, GIANNI

Regione e Governo Locale, n.º 1/1999, pág. 83

Sumario
1. Peculiarità e natura della nuova tariffa per lagestione dei rifiuti urbani. 2. Competenze per ladeterminazione, l'applicazione e la riscossione dellatariffa. 3. Soggetti passivi. 4. Problematiche fiscalicollegate all'introduzione della tariffa. 5. Composizione earticolazione della tariffa. 6. Il metodo normalizzato perdefinire le componenti dei costi e determinare la tariffa diriferimento. 7. Modalità di misurazione dei rifiutiprodotti.

DALLE RIFORME DELLA COSTITUZIONE AD UN SISTEMA COSTITUZIONALE CONDIVISO. LA DIFFICILE SFIDA ITALIANA

PIZZETTI, FRANCO

Regione e Governo Locale, n.º 3/2001, pág. 599

Sumario
1. La riforma del titolo V della Parte II dellaCostituzione nel quadro della vicenda italiana della XIIIlegislatura. 2. Le caratteristiche essenziali della riformadel titolo V della parte II della Costituzione. 3. Alcunepossibile linee-guida per contribuire a una "attuazionecondivisa" della riforma. 4. Un limite non superabile chedeve comunque essere rispettato.

DECENTRAMENTO E BENI CULTURALI TRA TUTELA E VALORIZZAZIONE.

BARBATI, CARLA

Regione e Governo Locale, n.º 2/1997, pág. 383

DECENTRAMENTO E DEREGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA SCOLASTICO SPAGNOLO

BONAL, XAVIER

Regione e Governo Locale, n.º 5/1999, pág. 925

Sumario
1. Introduzione. 2. Gli interessi in conflitto nelsistema scolastico spagnolo. 3. Il processo didecentramento. 4. Il rapporto pubblico/privato nel sistemascolastico spagnolo. 5. La spesa pubblica nella scuolaprivata. 6. Scuolaprivata e selezione sociale. a) Lapolitica di ammissione degli alumni. b) La disegualepresenza dei gruppi sociali nella scuola privata. 7. Daldecentramento alla deregolamentazione: i cambiamentinell'organizzazione scolastica. 8. Commenti conclusivi.

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