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-SOMMERSO- ORGANIZZATIVO E PROCESSI NORMATIVO - IMPLEMENTATIVI.

BETTINI, ROMANO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1986, pág. 119

I. IL "SOMMERSO" ORGANIZZATIVO IN ITALIA:ìDALL'ORGANIZZAZIONE FORMALE ALL'ORGANIZZAZIONE REALE COMEì"LAW IN ACTION" E COME "SAPIENZA OPERAIA".


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A MISURA DI CITTADINANZA? AUTORITÀ, CRISI DI SICUREZZA ED ORIENTAMENTO AL CITTADINO NELL'OPERATIVITÀ DI UN SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE

GUIDI, RICCARDO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/2005, pág. 157 a 182

1. CITTADINANZA E AUTORITÀ: RICHIAMO ALLA PROSPETTIVA DI RICERCA. 2. CITTADINANZA, AUTORITÀ E SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE: VERSO UNA DEFINIZIONE OPERATIVA DI ORIENTAMENTO AL CITTADINO. 3. CITTADINANZA ED AUTORITÀ NELL'OPERATIVITÀ DI UN SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE: I RISULTATI DI UNO STUDIO DI CASO. 3.1. COMUNICARE EFFICACEMENTE UN'IMMAGINE...

1. CITTADINANZA E AUTORITÀ: RICHIAMO ALLA PROSPETTIVA DI RICERCA. 2. CITTADINANZA, AUTORITÀ E SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE: VERSO UNA DEFINIZIONE OPERATIVA DI ORIENTAMENTO AL CITTADINO. 3. CITTADINANZA ED AUTORITÀ NELL'OPERATIVITÀ DI UN SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE: I RISULTATI DI UNO STUDIO DI CASO. 3.1. COMUNICARE EFFICACEMENTE UN'IMMAGINE E L'"OFFERTA" DEL SERVIZIO. 3.2. L'ASSISTENZA ALLE VITTIME DI REATO. 3.3. LA TUTELA DEI SOGGETTI DEBOLI. 3.4. ACCOMPAGNARE IL CITTADINO ALLA COMPRENSIONE DEL SIGNIFICATO SOCIALE DELLA NORMA. 3.5. OFFRIRE E SUPPORTARE OCCASIONI STABILI PER RECRIMINARE E SEGNALARE. 3.6. RISPONDERE EFFICACEMENTE ALLE RECRIMINAZIONI/SEGNALAZIONI. 4. CONCLUSIONE.

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A PROPOSITO DI FEDERALISMO E DI NORD-EST

FERA, ALDO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 1/1998, pág. 5

1. Movimenti politici e centralismo. 2. Aspettigiuridici.


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ALCUNE CONSIDERAZIONI IN MERITO AL DIRITTO ALL'INFORMAZIONE PUBBLICA

SARCONE, VALERIO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 1/2004, pág. 63

1. PREMESSA. 2. IL DIRITTO ALL'INFORMAZIONE PUBBLICA. 3. IL "DEPOTENZIAMENTO" DEI PUBBLICI POTERI NELL'EVOLUZIONE DELL'ORDINAMENTO GIURIDICO. 4. IL DIRITTO ALL'INFORMAZIONE PUBBLICA COME SITUAZIONE GIURIDICA TUTELABILE. 5. DIRITTO DI ACCESSO E DIRITTO ALL'INFORMAZIONE PUBBLICA. 6. CONCLUSIONI.



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ALLA RICERCA DI UNA SOLUZIONE DELLA CONTRAPPOSIZIONE TRA MODELLO RAZIONALE E MODELLO NATURALE NELLA TEORIA ORGANIZZATIVA

NEGRI, MICHELE

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 1/1998, pág. 83

1. Premessa. 2. Il punto di rottura dellarazionalità. 3. Metafora umanistica e organicismo. 4. Ilivelli dell'azione organizzativa secondo Thompson. a) Ilnucleo tecnico: per una tipologia degli automatismiorganizzativi. b) Il livello manageriale. c) Il livello"ambientale". 5. Lo studio di caso. a) Essere soldato inun'organizzazione...

1. Premessa. 2. Il punto di rottura dellarazionalità. 3. Metafora umanistica e organicismo. 4. Ilivelli dell'azione organizzativa secondo Thompson. a) Ilnucleo tecnico: per una tipologia degli automatismiorganizzativi. b) Il livello manageriale. c) Il livello"ambientale". 5. Lo studio di caso. a) Essere soldato inun'organizzazione complessa. b) Il soldato e la complessitàdell'ambiente: dall'adaptation al fitness. c) Il rapportotra la parte e il tutto: la metafora del cervelloolografico. 6. Conclusioni.

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AMBASCIATORI E PREFETTI: REALTA E PROSPETTIVE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DOPO LE LEGGI DI RIFORMA BASSANINI.

LUCCHETTI, PIETRO ALBERTO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 2/1997, pág. 107

1. Le scuole di formazione dei funzionari diplomatici e di prefettura: l'Istituto diplomatico e la Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno. 2. Il modello francese: l'Ena. 3. Il modello nazionale: la Scuola superiore della pubblica amministrazione. 4. Attività di formazione e specialità dell'ordinamento delle carriere diplomatica...

1. Le scuole di formazione dei funzionari diplomatici e di prefettura: l'Istituto diplomatico e la Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno. 2. Il modello francese: l'Ena. 3. Il modello nazionale: la Scuola superiore della pubblica amministrazione. 4. Attività di formazione e specialità dell'ordinamento delle carriere diplomatica e prefettizia. 5. Metodologie didattiche, selezione meritocratica ed objettivi della formazione.

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AMMINISTRARE PER STANDARD. IL CONTROLLO INTERNO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE COME ROTTURA DI CIRCOLI VIZIOSI?

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1998, pág. 191

1. Premessa: Arlecchino, l'inganno, l'autoinganno.2. L'attuazione dell'istituto del controllo interno o diGestione, ed il suo impatto sull'azione amministrativa. 3.Quali soggetti della "cultura dei risultati" all'opera. 4.Rompere il circolo vizioso burocratico. Il nodo delladirigenza politica della pa tra degrado, interferenza,indifferenza,...

1. Premessa: Arlecchino, l'inganno, l'autoinganno.2. L'attuazione dell'istituto del controllo interno o diGestione, ed il suo impatto sull'azione amministrativa. 3.Quali soggetti della "cultura dei risultati" all'opera. 4.Rompere il circolo vizioso burocratico. Il nodo delladirigenza politica della pa tra degrado, interferenza,indifferenza, retorica. 5. Chi ascolta cassandra, ovvero lascienza dell'amministrazione? In principio erano lefunzioni: il controllo di Gestione nel quadro delle funzionidi direzione. 6. Conclusioni "evasive". Amministrare perstandar.

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AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

COGLIANDRO, GIUSEPPE

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1999, pág. 69


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AMMINISTRAZIONI INDIPENDENTI E NUOVE FORME DI REGOLAZIONE PUBBLICA

MOINI, GIULIO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 3/1999, pág. 47

1. La retorica delle amministrazioni indipendenti.2. L'origine storica delle amministrazioni indipendenti. 3.Crisi del welfare, privatizzazioni e nuove forme diregolazione. 4. La tematizzazione delle amministrazioniindipendenti nel dibattito italiano. 5. Conclusioni.


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ANALISI COMPARATIVA SULL'EFFICIENZA RELATIVA DI ALCUNE STRUTTURE PERIFERICHE REGIONALI

ALBERTI, FRANCESCO;MILOCCHI, FABIO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1997, pág. 5

1. L'esigenza di misurare per razionalizzare i processi decisionali dell'amministrazione. 2. Strutture regionali periferiche a confronto. 3. Indicatori di efficienza relativa dei Comitati regionali di controllo. 4. Indicatori di efficienza relativa dei Centri di formazione professionale. 5. Indicatori di efficienza relativa dei Servizi forestali...

1. L'esigenza di misurare per razionalizzare i processi decisionali dell'amministrazione. 2. Strutture regionali periferiche a confronto. 3. Indicatori di efficienza relativa dei Comitati regionali di controllo. 4. Indicatori di efficienza relativa dei Centri di formazione professionale. 5. Indicatori di efficienza relativa dei Servizi forestali regionali. 6. Indicatori di efficienza relativa degli ispettorati regionali per l'Agricoltura.

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ANALISI SULLA REALTA OPERATIVA E PROFESSIONALE DEL FUNZIONARIO NELLA REGIONE VENETO

ALBERTI, FRANCESCO;MARTIN, ANTONIO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1996, pág. 135

1. Introduzione. 2. Area di pertinenza "Identificazione". 3. Area di pertinenza "Inquadramento". 4. Area di pertinenza "Efficienza". 5. Area di pertinenza "Grado di soddisfazione delle aspettative". 6. Conclusioni.


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APPUNTI PER UNA MORALE NELLE ORGANIZZAZIONI PUBBLICHE

ROMEI, PIERO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 2/1991, pág. 59

1. La scommessa organizzativa. 2. L'organizzazioneìcome arena. 3. Il problema della sopravvivenza. 4.ìL'organizzazione come impresa. 5. La prevalenza dellaìdimensione arena nelle organizzazioni non economicheìpubbliche. 6. Il "punto di rottura" e il "legame minimo"ìcome aspetti critici. 7. Il concetto di prodotto comeì"ponte"...

1. La scommessa organizzativa. 2. L'organizzazioneìcome arena. 3. Il problema della sopravvivenza. 4.ìL'organizzazione come impresa. 5. La prevalenza dellaìdimensione arena nelle organizzazioni non economicheìpubbliche. 6. Il "punto di rottura" e il "legame minimo"ìcome aspetti critici. 7. Il concetto di prodotto comeì"ponte" tra arena e impresa. 8. Il "dovere" e le basiì(negociali) di una morale organizzativa. 9. La ...

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ASPETTI EVOLUTIVI DELLA COMUNICAZIONE AMMINISTRATIVA

GIARDINO, EDOARDO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 3/2005, pág. 75 a 110

1. PREMESSA. 2. LA COMUNICAZIONE: ASPETTI DEFINITORI E FINALISTICI. 3. LA COMUNICAZIONE COME FUNZIONE AMMINISTRATIVA. 4. DIFFERENZE ONTOLOGICHE TRA COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE. 5. PROFILI TIPOLOGICI DELLA COMUNICAZIONE. 6. DIACRONIA NORMATIVA DELLA COMUNICAZIONE AMMINISTRATIVA. 6BIS. LA LEGGE 7 GIUGNO 2000, N. 150. 6TER. LA NORMATIVA SUCCESSIVA...

1. PREMESSA. 2. LA COMUNICAZIONE: ASPETTI DEFINITORI E FINALISTICI. 3. LA COMUNICAZIONE COME FUNZIONE AMMINISTRATIVA. 4. DIFFERENZE ONTOLOGICHE TRA COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE. 5. PROFILI TIPOLOGICI DELLA COMUNICAZIONE. 6. DIACRONIA NORMATIVA DELLA COMUNICAZIONE AMMINISTRATIVA. 6BIS. LA LEGGE 7 GIUGNO 2000, N. 150. 6TER. LA NORMATIVA SUCCESSIVA ALLA LEGGE N. 150 DEL 2000. 8. CONCLUSIONI.

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AUTONOMIA, CONTROLLO E TRASPARENZA DELLA FINANZA REGIONALE: SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE

BUGLIONE, ENRICO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1995, pág. 59

1. Premessa. 2. Finanza derivata e controllo delle dimensioni del comparto regionale. 3. Difetti del sistema attuale di finanziamento delle regioni. 4. Innovazioni introdotte con la l. 421 del 1992. 5. Riflessi finanziari di un'eventuale "regionalizzazione" dello Stato. 6. Caratteristiche generali di un nuovo modello di finanziamento...

1. Premessa. 2. Finanza derivata e controllo delle dimensioni del comparto regionale. 3. Difetti del sistema attuale di finanziamento delle regioni. 4. Innovazioni introdotte con la l. 421 del 1992. 5. Riflessi finanziari di un'eventuale "regionalizzazione" dello Stato. 6. Caratteristiche generali di un nuovo modello di finanziamento delle regioni.

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AZIONE ECONOMICA E ATTIVITA DI CONTROLLO NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DOPO IL D. LGS 286/99

PAVAN, ALDO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1999, pág. 83

1. L'aziendalizzazione delle pubblicheamministrazioni. 2. Il rapporto con i cittadini. 3. Ilrapporto tra gli amministratori eletti e i pubblicidirigenti. 4. L'evoluzione dei modelli di contabilitàpubblica. 5. I controlli interni. 6. I controlli esterni. 7.Osservazioni conclusive.


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AZIONI, PAROLE ED ATTORI ISTITUZIONALI NELLA PRIVATIZZAZIONE DELLA CENTRALE DEL LATTE DI ROMA

MAZZA, CARMELO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 3/1999, pág. 119

1. Premessa. 2. Il quadro di riferimento teorico.3. L'analisi empirica: la privatizzazione della Centrale dellatte di Roma. a) Il contesto generale: privatizzare,privatizzare! b) Le parole per l'efficienza: "Il latte nonriguarda la pubblica amministrazione". c) Le parole per losviluppo: "Vogliamo far crescere la Centrale del...

1. Premessa. 2. Il quadro di riferimento teorico.3. L'analisi empirica: la privatizzazione della Centrale dellatte di Roma. a) Il contesto generale: privatizzare,privatizzare! b) Le parole per l'efficienza: "Il latte nonriguarda la pubblica amministrazione". c) Le parole per losviluppo: "Vogliamo far crescere la Centrale del latte". d)Le parole per la resistenza: "Privatizzare ma non regalarela Centrale del latte". e) Gli attori della privatizzazionedella Centrale del latte. f) Le azioni in corso: cosaaccadde durante la privatizzazione della Centrale del latte.4. Conclusioni.

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BUROCRAZIA COMUNALE IN ITALIA: CONSISTENZA QUANTITATIVA E DISTRIBUZIONE TERRITORIALE (PARTE PRIMA)

FABI, GIOVANNI

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1985, pág. 75

I. LE FONTI INFORMATIVE DELLA RICERCA.- II. LA DISTRIBUZIONE, PER REGIONI, DEI SEGRETARI COMUNALI.- III. CONSORZI DI COMUNI PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DE SEGRETERIA. SUPPLENZA E REGGENZA DEL SEGRETARIO COMUNALE.


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BUROCRAZIA COMUNALE IN ITALIA: CONSISTENZA QUANTITATIVA E DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEI SEGRETARI COMUNALI.(PARTE SECONDA)

FABI, GIOVANNI

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1986, pág. 163

I. SESSO. SEGRETARI IN SERVIZIO NELLA REGIONEìTRENTINO ALTO ADIGE; SEGRETARI PRESSO IL MINISTERO DELìTESORO. SEGRETARI RUOLO ESAURIMENTO.- II. RAFFRONTI CON ILìRESTO DELLA BUROCRAZIA COMUNALE. LA QUESTIONE DELLAìMERIDIONALIZZAZIONE...



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BUROCRAZIE PUBBLICHE: EL CASO SOVIETICO

BETTINI, ROMANO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1987, pág. 3

I. PREMESSA. L'IDEOLOGIA ANTIBUROCRATICA IN URSS. II. EL MODELO GIURIDICO-FORMALE. III. IL MODELLO. DATI E TEMATIZZAZIONI. IV. APPENDICE STATISFICA.


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CAMBIAMENTO CONDIZIONATO E CONDIZIONI DEL CAMBIAMENTO. L'EVOLUZIONE NEGLI ASSETTI E NELLE FISOSOFIE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO: IL CASO DELLE AZIENDE CONCESSIONARIE DEL SERVIZIO NAZIONALE DI RISCOSSIONE.

PIERFRANCO MALIZIA

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 1/2003, pág. 17 a 36

I. LO SCENARIO. II. PER UNA CULTURA ORGANIZZATIVA DEL "SERVIZIO". III.SUL CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO. IV. LE OPPORTUNITÀ DELLA "RETE". V. LA RELAZIONE "PROSUMER" ED IL MARKETING RELAZIONALE.


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CARTA DEI SERVIZI PUBBLICI E SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

MUSSARI, RICCARDO

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1999, pág. 121

1. Premessa. 2. Il ruolo della Carta dei servizinel nuovo contesto di riferimento. 3. Le opportunità offertedal d.lgs 286 del 1999. 4. Conclusioni.


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CLIENTELISMO E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN ITALIA

RIZZI, FELICE G.

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL, n.º 4/1988, pág. 89

I. LE TRASFORMAZIONI DELL'AMMINISTRAZIONE. II. LE TRASFORMAZIONI DELLA POLITICA.


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