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EVOLUZIONE DELLE RELAZIONI SINDICALI NEL SETTORE PUBBLICO. IL PANORAMA EUROPEO: CONSTANTI E VARIANTI.

FERNER, ANTHONY

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 2/1992, pág. 5

1. Introduzione. 2. Dimensioni del settoreìnell`Europa occidentale. 3. La ristrutturazione del settoreìpubblico. 4. Alla ricerca della flessibilità: retribuzioni,ìorganizzazione del lavoro e strutture delle relazioniìsindacali. 5. Privatizzazioni e relazioni sindacali. 6. Iìsindacati e le loro reazioni all`evoluzione del settoreìpubblico....

1. Introduzione. 2. Dimensioni del settoreìnell`Europa occidentale. 3. La ristrutturazione del settoreìpubblico. 4. Alla ricerca della flessibilità: retribuzioni,ìorganizzazione del lavoro e strutture delle relazioniìsindacali. 5. Privatizzazioni e relazioni sindacali. 6. Iìsindacati e le loro reazioni all`evoluzione del settoreìpubblico. 7. Conclusioni: tendenze comuni e tratti ...

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EVOLUZIONE E INVOLUZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE DEL COMUNE DI MILANO

CAVALIERE, ADRIANA

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1997, pág. 93

1. Premessa. 2. Gli anni '60-'70: le prime istanze di rinnovamento. 3. L'intervento meramente formale di riorganizzazione legislativa e l'espropriazione delle autonomie. 4. Il piano di riorganizzazione della struttura organizzativa del Comune di Milano in adempimento della legge 8 gennaio 1979, n. 3. 5. Il tentativo d'innovazione organizzativa...

1. Premessa. 2. Gli anni '60-'70: le prime istanze di rinnovamento. 3. L'intervento meramente formale di riorganizzazione legislativa e l'espropriazione delle autonomie. 4. Il piano di riorganizzazione della struttura organizzativa del Comune di Milano in adempimento della legge 8 gennaio 1979, n. 3. 5. Il tentativo d'innovazione organizzativa del 1984. 6. La costituzione del ...

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GLI ENTI LOCALI TERRITORIALI NELLE LEGGI PER LA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E PER LA SEMPLIFICAZIONE DELL'ATTIVITA AMMINISTRATIVA

FOSSATI, ALBERTO

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 1/1998, pág. 49

1. Natura e contenuti della legge 15 marzo 1997, n. 59: "Delega al governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa". a) Il principio di sussidiarietà come programma e come criterio ordinatore dei rapporti tra lo stato...

1. Natura e contenuti della legge 15 marzo 1997, n. 59: "Delega al governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa". a) Il principio di sussidiarietà come programma e come criterio ordinatore dei rapporti tra lo stato e le autonomie locali. I precedenti normativi. b) Altri principi funzionali al'esplicitazione della sussidiarietà e principi per la semplificazione amministrativa. 2. Gli enti locali territoriali nella legge 15 maggio 1997, n. 127: "Misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo".

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GLI ORGANICI E LE RETRIBUZIONI DEGLI ENTI LOCALI. UN CONFRONTO FRA PUBBLICO E PRIVATO

BROSSA, LUIGI

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 1/1995, pág. 87

1. Introduzione. 2. Dati utilizzati e metodo seguito. 3. Analisi dei dati relativi agli organici. a) Confronti nazionali e regionali sulla base di indicatorio di carico di lavoro. b) Confronti nazionali e regionali sulla base di indicatori di tipo organizzativo. Confronti organizzativi pubblico/private e tra comparti della pubblica amministrazione....

1. Introduzione. 2. Dati utilizzati e metodo seguito. 3. Analisi dei dati relativi agli organici. a) Confronti nazionali e regionali sulla base di indicatorio di carico di lavoro. b) Confronti nazionali e regionali sulla base di indicatori di tipo organizzativo. Confronti organizzativi pubblico/private e tra comparti della pubblica amministrazione. 4. Analisi dei dati relativi alle ...

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GLI USE CLASSES ORDERS E IL CAMBIO D'USO NELLA NORMATIVA URBANISTICA INGLESE

CAVICCHINI, MAURO

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 1/1992, pág. 85

1. Il modello normativo inglese. 2. Gli use classesìorders. 3. I criteri di definizione delle classi. 4. Lo useìclasses order del 1987. 5. Conclusioni.


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I COMUNI E LE PROVINCE DI FRONTE ALL'INNOVAZIONE: I MODELLI DI CAMBIAMENTO EMERGENTI IN UNA RICERCA SUGLI ENTI LOCALI DELLA LOMBARDIA

FRAGIACOMO, ANGELO;REBORA, ELENA;SBORLINO, VALERIA

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 1/1997, pág. 95

1. Leggi e cambiamento organizzativo. 2. Innovazione di servizio e innovazione di processo. 3. Le tre traiettorie dell'innovazione. 4. L'innovazione imprenditiva: dal "fare" al "far fare" e al "fare con"....


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I PROFILI COSTITUZIONALI DELL'ATTUAZIONE DEL DIRITTO D'ASILO E DEL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI ALLA LUCE DELLE RECENTI POLITICHE MIGRATORIE ITALIANE

BONETTI, PAOLO

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1997, pág. 43

1. L'asilo in generale. 2. L'asilo nelle intenzioni dei costituenti. 3. Oggetto e natura giuridica del diritto d'asilo. 4. La nozione di "libertà democratiche". 5. La condizione giuridica dello straniero titolare del diritto d'asilo. 6. Le "condizioni" del diritto d'asilo stabilite dalla legge. 7. Asilo provvisorio e asilo...

1. L'asilo in generale. 2. L'asilo nelle intenzioni dei costituenti. 3. Oggetto e natura giuridica del diritto d'asilo. 4. La nozione di "libertà democratiche". 5. La condizione giuridica dello straniero titolare del diritto d'asilo. 6. Le "condizioni" del diritto d'asilo stabilite dalla legge. 7. Asilo provvisorio e asilo definitivo ...

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I SISTEMI INFORMATIVI PER IL DECENTRAMENTO NEI COMUNI.

MENEGUZZO, MARCO.

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1989, pág. 51

1. PERCHE DISCUTERE DI SISTEMI INFORMATIVI PER LEìCIRCOSCRIZIONI?. 2. QUALE SISTEMA INFORMATIVO E DOTAZIONEìINFORMATICA PER IL DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO? 3. ILìPATRIMONIO DI DATI E DI INFORMAZIONI. 4. ARCHIVI DATI DEIìSETTORI DELL'ENTE LOCALE E BANCHE DATI ZONALI. 5. LEìPROCEDURE PER IL TRASFERIMENTO DELLE INFORMAZIONI. 6.ìRISORSE...

1. PERCHE DISCUTERE DI SISTEMI INFORMATIVI PER LEìCIRCOSCRIZIONI?. 2. QUALE SISTEMA INFORMATIVO E DOTAZIONEìINFORMATICA PER IL DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO? 3. ILìPATRIMONIO DI DATI E DI INFORMAZIONI. 4. ARCHIVI DATI DEIìSETTORI DELL'ENTE LOCALE E BANCHE DATI ZONALI. 5. LEìPROCEDURE PER IL TRASFERIMENTO DELLE INFORMAZIONI. 6.ìRISORSE PROFESSIONALI E TECNOLOGICHE. 7. VALUTAZIONI FINALIìDI CONFRONTO CON LE REALTA ESAMINATE.

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IL COMUNE DI MILANO TRA LEGALITA ED EFFICIENZA

MANTINI, PIERLUIGI

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 2/1997, pág. 37

1. Prima premessa. 2. Seconda premessa. 3. Una peculiarità di Milano: efficienza contro legalità. 4. Necessità e vantaggi della legalità nell'amministrazione comunale. 5. L'amministrazione divisa: indirizzo politico e gestione amministrativa. 6. La partecipazione al procedimento amministrativo: le regole negate. 7. Cenni sull'organizzazione...

1. Prima premessa. 2. Seconda premessa. 3. Una peculiarità di Milano: efficienza contro legalità. 4. Necessità e vantaggi della legalità nell'amministrazione comunale. 5. L'amministrazione divisa: indirizzo politico e gestione amministrativa. 6. La partecipazione al procedimento amministrativo: le regole negate. 7. Cenni sull'organizzazione del lavoro nel Comune di Milano: neppure "fordista". 8. Milano metropolitana: più sede stabile di...

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IL CONTROLLO DEGLI ENTI LOCALI: L'ESPERIENZA ITALIANA

FRASCHINI, ANGELA

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 1/1990, pág. 57

1. DALLA FINANZA AUTONOMA ALLA FINANZA DI TRASFERIMENTO 2. IìCONTROLLI DELLO STATO NELL'AMBITO DI UNA FINANZA DIìTRASFERIMENTO 3.LA TENDENZA ALL'ESPANSIONE DELLE SPESEìLOCALI 4. DALLA FINE DELLA GUERRA ALLA RIFORMA TRIBUTARIA 5.ìDALLA RIFORMA TRIBUTARIA AL PRIMO INTERVENTO STRAORDINARIOìPER LA FINANZA LOCALE (1973-1976) 6. LE MISURE DI...

1. DALLA FINANZA AUTONOMA ALLA FINANZA DI TRASFERIMENTO 2. IìCONTROLLI DELLO STATO NELL'AMBITO DI UNA FINANZA DIìTRASFERIMENTO 3.LA TENDENZA ALL'ESPANSIONE DELLE SPESEìLOCALI 4. DALLA FINE DELLA GUERRA ALLA RIFORMA TRIBUTARIA 5.ìDALLA RIFORMA TRIBUTARIA AL PRIMO INTERVENTO STRAORDINARIOìPER LA FINANZA LOCALE (1973-1976) 6. LE MISURE DI CONTROLLOì7. ULTERIORI MISURE 8. BREVI CONSIDERAZIONI FINALI.

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IL CONTROLLO DI GESTIONE COME STRUMENTO DI INNOVAZIONE GESTIONALE NELL'UNITA SANITARIA LOCALE

GUADAGNO, PAOLO

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1991, pág. 95

1. Oggetto dell'articolo. 2. Innovazione gestionaleìnell'Usi e controllo di gestione. 3. Alcuni elementi diìspecificità dell'Usl. 4. Alcune esperienze di controllo diìgestione. 5. La metodologia proposta: aspetti generali. 6.ìLa metodologia proposta: aspetti specifici per le Usl. 7.ìLinee guida per un piano di intervento.


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IL COORDINAMENTO REGIONALE DEI GRANDI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI: IL CASO DEL PIANO-PROGRAMMA TERRITORIALE D'AREA PEDEMONTANA

RANZANI, PIERO

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 2/1989, pág. 3

I. PREMESSA. II. INTRODUZIONE DI INQUADRAMENTO. II. IL CASO DEL PIANO-PROGRAMMA TERRITORIALE D'AREA PEDEMONTANA.


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IL DIRETTORE GENERALE NEGLI ENTI LOCALI: UNA RISORSA PER IL CAMBIAMENTO

BELLOI, LUCIO;VINO, AUGUSTO

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 2/1998, pág. 117

1. Premessa. 2. Alcune esperienze. a) Il comune di Nespola. b) Il comune di Susina. c) Il comune di Castagna. d) Il comune di Gelso. e) Un commento. 3. Cos'è un comune (o una provincia)? a) Una burocrazia professionale. b) Che eroga servizi differenziati a un'utenza fortemente segmentata. c) Per la realizzazione di politiche pubbliche dentro...

1. Premessa. 2. Alcune esperienze. a) Il comune di Nespola. b) Il comune di Susina. c) Il comune di Castagna. d) Il comune di Gelso. e) Un commento. 3. Cos'è un comune (o una provincia)? a) Una burocrazia professionale. b) Che eroga servizi differenziati a un'utenza fortemente segmentata. c) Per la realizzazione di politiche pubbliche dentro a un contesto istituzionale dato. 4. La comunicazione organizzativa e il ruolo del direttore generale.

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IL DIRITTO D'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI NELL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI.

MANFREDI, GIUSEPPE.

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1989, pág. 77

1. PREMESSA. 2. IL DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTIìAMMINISTRATIVI: NOZIONE. 3. EL DIRITTO DI ACCESSO IN ITALIA.ì4. L'ART. 25 DELLA I. 816. 4-BIS. I REGOLAMENTI INTEGRATIVIìDEGLI ENTI LOCALI. A. I TITOLARI. B. L'OGGETTO. C. ACCESSO EìSEGRETO D'UFFICIO. D. DIRITTO ALLA VISIONE E DIRITTO ALLAìCOPIA. E. IL PROCEDIMENTO. F. REGIME FISCALE....

1. PREMESSA. 2. IL DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTIìAMMINISTRATIVI: NOZIONE. 3. EL DIRITTO DI ACCESSO IN ITALIA.ì4. L'ART. 25 DELLA I. 816. 4-BIS. I REGOLAMENTI INTEGRATIVIìDEGLI ENTI LOCALI. A. I TITOLARI. B. L'OGGETTO. C. ACCESSO EìSEGRETO D'UFFICIO. D. DIRITTO ALLA VISIONE E DIRITTO ALLAìCOPIA. E. IL PROCEDIMENTO. F. REGIME FISCALE. G. TUTELA.

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IL DIRITTO D'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI NELLA LEGGE 241/90 E NELLA LEGGE 142/90

MANFREDI, GIUSEPPE

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 2/1991, pág. 3

1. Il diritto all'informazione nell'ordinamentoìcostituzionale italiano. 2. L'attuazione del dirittoìall'informazione nella legislazione ordinaria: il dirittoìd'accesso ai documenti amministrativi. 3. Il dirittoìd'accesso nella l. 241/90: i titolari. 4. Funcionalita delìdiritto d'accesso ex art.22 alla tutela dei dirittiìsoggettivi e...

1. Il diritto all'informazione nell'ordinamentoìcostituzionale italiano. 2. L'attuazione del dirittoìall'informazione nella legislazione ordinaria: il dirittoìd'accesso ai documenti amministrativi. 3. Il dirittoìd'accesso nella l. 241/90: i titolari. 4. Funcionalita delìdiritto d'accesso ex art.22 alla tutela dei dirittiìsoggettivi e degli interessi legittimi. 5. Il diritto ...

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IL FEDERALISMO: ARGOMENTI FAVOREVOLI E CONTRARI

MARTINELLI, ALBERTO

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1996, pág. 5

1. Premessa. 2. I caratteri fondamentali e i principali modelli del federalismo. 3. I principali argomenti a favore e contro il federalismo.



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IL GOVERNO DEI PROCESSI DI PRIVATIZZAZIONE DI SERVIZI SOCIALI IN ITALIA: DA UNA PROSPETTIVA UNIVERSALISTA A UNA LOCALISTA

FAZZI, LUCA

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 1/1998, pág. 5

1. Introduzione. 2. Universalismo, differenza ed equità. 3. Funzionalità ed efficienza. 4. Lo standard come limite. 5. Oltre la logica degli standard. 6. La sfida del welfare locale. a) Come promuovere lo sviluppo della razionalità comunicativa. b) Come fare in modo che le disfunzioni connesse all'utilizzo della razionalità comunicativa...

1. Introduzione. 2. Universalismo, differenza ed equità. 3. Funzionalità ed efficienza. 4. Lo standard come limite. 5. Oltre la logica degli standard. 6. La sfida del welfare locale. a) Come promuovere lo sviluppo della razionalità comunicativa. b) Come fare in modo che le disfunzioni connesse all'utilizzo della razionalità comunicativa non si riversino negativamente sulla vitalità e sulla dinamicità del sistema del servizi. c) Come equilibrare i pericoli di particolarismo con gli obblighi di equità e responsabilità sociale. 7. Conclusioni. 8. Riferimenti bibliografici.

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IL NUOVO ACCORDO NAZIONALE PER I DIPENDENTI DELLE USL: TENDENZE INNOVATIVE ED INNOVATIVE ED INCOERENZE LATENTI

SGROI, MARCO

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 2/1988, pág. 15

I. PREMESSA. II. ACCORDI DECENTRATI. III. RAPPORTO DI LAVORO. IV. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO. V. MOBILITA. VI. DOVERI- RESPONSABILITA - DIRITTI. VII. TRATAMENTO ECONOMICO. VIII. PRODUTTIVITA. IX. AREA MEDICA. X. RALAZIONI SINDICALI - NORME TRANSITORIE E FINALI. XI. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE.


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IL NUOVO QUADRO DEI RUOLI INTERNI AGLI ENTI LOCALI. NUOVE OPPORTUNITA, NUOVI E VECCHI PROBLEMI

MARAZIA, CARMELO

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 1/1994, pág. 85

1. Le riforme degli anni '90. 2. Il nuovo sistemaìdecisionale. 3. Il nuovo sistema direzionale. 4. Lo sviluppoìdei ruoli manageriali nell'amministrazione locale. 5. Iìproblemi dell'attuazione concreta delle nuove "regole delìgioco".


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IL NUOVO TRATTAMENTO ECONOMICO DELLA DIRIGENZA DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI NEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO

COCCO, DOMENICO DI

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1995, pág. 21

1. Premesse. 2. Sistema retributivo (art. 32). 3. Retribuzione di posizione e di risultato: finanziamento, disciplina a regime e transitoria. 4. Risorse aggiuntive (art. 37). 5. Adempimenti per definire la retribuzione di posizione (di struttura e di staff) (art.38). 6. Criteri per la costruzione della retribuzione di posizione di ....


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IL PRIMO LIVELLO DI GOBERNO IN ALCUNE AREE METROPOLITANE EUROPEE.

VIVIANI SCHLEIN, MARIA PAOLA

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 2/1990, pág. 13

1. Posizione del problema. 2. Le soluzioniìpossibili. 3. Decentramento sub-comunale. 4. Conclusioni.


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IL PROCESSO DI ESTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI DI UN COMUNE: UNA VALUTAZIONE DAL PUNTO DI VISTA DEI COSTI E DELLA QUALITA.

DAL PIAZ, LUCILLA

IL NUOVO GOVERNO LOCALE, n.º 3/1998, pág. 91

1. Introduzione. 2. Il servizio di asilo nido. a) La decisione di esternalizzare. b) L'oggetto dell'appalto. c) La convenienza economica della scelta. d) La qualità del servizio offerto. e) Il secondo asilo nido: una conferma della decisione. f) Conclusioni. 3. Il centro diurno per anziani. a) La decisione di esternalizzare. b) L'oggetto...

1. Introduzione. 2. Il servizio di asilo nido. a) La decisione di esternalizzare. b) L'oggetto dell'appalto. c) La convenienza economica della scelta. d) La qualità del servizio offerto. e) Il secondo asilo nido: una conferma della decisione. f) Conclusioni. 3. Il centro diurno per anziani. a) La decisione di esternalizzare. b) L'oggetto dell'appalto. c) La convenienza economica della scelta. d) La qualità del servizio offerto. e) Conclusioni. 4. La biblioteca comunale. a) La decisione di esternalizzare.

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